Curiosità
La storia del Caffè
La culla del caffè è la regione di Kaffa in Etiopia, dove cresce spontaneamente da secoli a oltre 1000 mt di altitudine. Al caffè sono stati associati effetti terapeutici e magici. Già nell’800 e attorno all’anno 1000 pare che un medico arabo, Avicenna, lo utilizzasse come farmaco. Per alcuni il nome caffè deriva dalla regione etiope da cui proviene, per altri dalla parola araba qahwaè o kaweh che significa “stimolante, eccitante”.
Al caffè si lega fin da subito un alone religioso: per i mistici musulmani, i Sufi, era fondamentale per raggiungere l’elevazione spirituale. Per altri era invece una bevanda del demonio per l’impatto eccitante che ha sul sistema nervoso.
Anticamente il caffè veniva preparato per decozione del frutto e poi dei chicchi, seguendo le usanze arabe, ottenendo un caffè non filtrato, detto “Turco”. Si passò poi al metodo per infusione in cui la polvere di caffè veniva fatta bollire in acqua per il tempo necessario a estrarne gli aromi per poi filtrarla.
Nel 1933 Alfonso Bialetti inventò la caffettiera “MokaEspress” in alluminio, tutt’ora in uso.Per quanto riguarda la preparazione di caffè nei bar si ebbe una vera e propria rivoluzione nel 1901 con l’invenzione della prima macchina da caffè espresso con funzionamento a vapore a opera dell’ingegnere milanese Luigi Bezzera.
Le caratteristiche di un buon espresso sono tre: la crema, il corpo e l’aroma.
Il chicco di caffè è composto da: caffeina, minerali (potassio, calcio, magnesio), proteine, aminoacidi, grassi (oli di caffè), cere, carboidrati (saccarosio), acqua.
Questi elementi durante la tostatura rilasciano sostanze volatili che influiscono sull’aroma del caffè e ne contraddistinguono la specie di derivazione.
“…il caffè è il compagno dei momenti più nostri; per alcuni una sferzata di vitalità, per altri un momento di pausa. Per tutti uno spazio per stare serenamente con se stessi o in piacevole compagnia…”